20 de mai. de 2011

Socrate e il paraurti - Luciano De Crescenzo

Attività 5/6
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Prof.Dr. Rafael Ferreira da Silva – DLE / UFC – Gruppo di Ricerca DIGIT@LE (CNPq)


Luciano De Crescenzo

“Come si fa a non innamorarsi di Socrate: era buono d'animo, tenace, intelligente, ironico, tollerante e, nel medesimo tempo, inflessibile.
Di tanto in tanto sulla Terra nascono uomini di questa levatura, uomini senza i quali noi tutti saremmo un po' diversi: penso a Gesù, a Gandhi, a Buddha, a Lao Tse e a San Francesco. C'è qualcosa però che distingue Socrate da tutti gli altri ed è la sua normalità di uomo. Infatti, mentre per i grandi che ho appena nominato c'è sempre il sospetto che un pizzico di esaltazione abbia contribuito a tanta eccezionalità, per Socrate non esistono dubbi: il filosofo ateniese era una persona estremamente semplice, un uomo che non lanciava programmi di redenzione e che non pretendeva di trascinarsi dietro torme di seguaci. Tanto per dirne una, aveva anche l'abitudine, del tutto inconsueta nel giro dei profeti, di frequentare i banchetti, di bere e, se ne capitava l'occasione, di fare l'amore con un'etera.” Luciano De Crescenzo.


SOCRATE E IL PARAURTI

Socrate: Caro Fedro! Dova vai e da dove vieni?


Fedro: Ero con Lisia, il figlio di Cefalo, o Socrate: ora me ne vado fuori delle mura perché, dovendomi comprare un'automobile usata, desidero visitare un mercato di auto d'occasione che, mi si dice, è stato da poco aperto sulla strada di Eleusi.

Socrate: Dal momento che hai deciso di farti la macchina, perché non aspetti  di avere più soldi per poterne comprare una nuova?

Fedro: Non essendo ancora pratico della guida, preferisco imparare su un'auto usata. Tu piuttosto, o Socrate, perché fino a oggi, pur avendone i mezzi, non ti sei comprato una macchina?

Socrate: Per farne cosa?

Fedro: Per andare dove più ti fa piacere.

Socrate: E dove dovrei andare?


Agorà di Tiro

Fedro: Ma, non so... all'agorà, per esempio, dal momento che abiti nel demo Alopece, e che ogni mattina sei costretto a camminare per più di mezz'ora...

Socrate: E tu pensi che a me dispiaccia tutto questo camminare?

Fedro: Così credo, o Socrate.

Socrate: Invece, caro Fedro, io amo talmente il passeggiare che, se fossi molto ricco e avessi un'auto, per non licenziare il mio autista, gli darei la macchina e mi farei seguire da lui, passo dopo passo. E poi non credi che, andando in auto, perderei ogni possibilità d'incontrare gli amici, di fermarmi e di parlare con loro?

Fedro: Forse quanto tu dici è giusto per le brevi distanze, ma non per le lunghe. Come potresti, senza automobile, raggiungere in poco tempo luoghi lontani e belli da vedere?

Socrate: Senofane, a quanto dicono, per sessantasette anni ha girato il mondo in lungo e in largo, e che io sappia non ha mai posseduto nemmeno una misera 500. Ma ammettendo, soltanto per amore del conversare, che sia indispensabile disporre di un'auto per visitare il mondo, mi puoi suggerire, per cortesia, un motivo valido per visitarlo?
Fiat 500

Fedro: O bella! Ma per guadarsi intorno, per godere la natura. Hai mai visto tu le montagne che circondano Pilo? Gli abissi del Citerone? Gli ulivi che rallegrano le campagne della dolce Tessaglia? Vuoi forse morire senza conoscere tutte queste gioie?

Pianura di Tessaglia



Socrate: Sii buono con me, Fedro: io sono appassionato dell'imparare. Cosa vuoi che possano insegnarmi  gli alberi e le campagne, se ho ancora da imparare dagli uomini. E di uomini, penso che in Atene ce ne siano già in numero sufficiente da non essere costretto ad andare in giro per trovarne dagli altri. Infine io credo che tutto quello che ha inventato questo nuovo Dio che tu chiami Progresso sia solo una serie di "prolunghe". L'automobile è una prolunga delle gambe, il telefono una prolunga dell'orecchio, il televisore dell'occhio e il computer del cervello; ma nessuna di queste novità, che io sappia, è mai riuscita a cambiare l'Uomo nel suo profondo. Passano gli anni infatti e, malgrado le nuove prolunghe che si trovano sul mercato, gli uomini continuano a comportarsi come sempre.
Atene

                              ridotto e adattato da "I Dialoghi" di L. De Crescenzo
  
LESSICO
(il) paraurti - un dispositivo di metallo o plastica applicato sulla parte anteriore o posteriore di un autoveicolo per proteggere la carrozzeria in caso di urti.
licenziare - porre fine da parte del datore di lavoro ad un contratto con un lavoratore

raggiungere - arrivare in un posto
ammettere - supporre
suggerire - consigliare
godere - provare gioia e soddisfazione, gustare

timore - proccupazione, paura

percorrere - coprire una distanza, compiere un tragitto

prolunga - elemento utilizzato per allungare qualcosa (un attrezzo, una macchina)

Leggi quest’intervista a Luciano De Crescenzo sul libro "I Dialoghi".

Aforismo Luciano De Crescenzo:

• Oggi il settanta per cento dell'umanità muore di fame... e il restante trenta per cento fa la dieta. (Luciano De Crescenzo)

• Nel Fedro di Platone, Socrate diceva che la scrittura era una minaccia per la cultura perché a un libro non si possono fare domande. A Socrate mancava Internet. (Luciano De Crescenzo)

• Accomunanza: Vivere insieme non avendo nulla in comune come i napoletani e i milanesi, due popoli diversi uniti dalla stessa televisione. (Luciano De Crescenzo)

• La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali. (Luciano De Crescenzo)
Ti è piaciuto? Allora clicca qui per leggerne altri!!
Guarda un video in cui Luciano De Crescenzo parla di una delle teorie di Socrate!


Anche in questo video trovi più informazioni sul Dialogo Socratico:




DISCUSSIONE

1. Perché, secondo te, L. De Crescenzo, l’autore del brano letto, prende come protagonista del suo racconto un filosofo del passato per discutere di progresso?


2. La macchina inquina, non fa incontrare le persone, crea problemi di ogni tipo e genere; eppure continuiamo a comprarla, ma è proprio tanto necessaria? Ne potremmo fare a meno, come dice il nostro Socrate?

3. Ritieni l’automobile un simbolo di progresso o un male metropolitano purtroppo necessario?

ESERCIZIO LESSICALE
Completa con la preposizione adatta.
1. ___________ dove vieni? ___________ che parte vai?

2. Voglio visitare un mercato ___________ auto ___________ occasione.

3. Non sono pratico ___________ guida.

4. Ogni mattina sono costretto ___________ camminare per più ___________ mezz'ora per andare ___________ ufficio.

5. Con la macchina puoi raggiugere ___________ breve tempo dei posti bellissimi ___________ vedere.

6. Sono appassionato ___________ musica e macchine.

7. Ad Atene le persone sono tante ___________ non poterle conoscere tutte.

8. Gli automobilisti non sono sensibili ___________ bellezze naturali.

9. Sto ___________ acquistare un'auto e voglio il tuo consiglio.

10. Veramente pensi che l'auto non sia utile ___________ nulla?
Attività tratta e adattata dal libro Sapore d’Italia

Um comentário:

Luciano de Oliveira (UFSC) disse...

Collaboratore: Luciano de Oliveira (UFSC)

Discussione

1. Credo che l'autore abbia preso un filosofo del passato per il credito che i filosofi antichi hanno fino ad oggi, e anche per fare il suo lettore pensare un po' al vero senso della vita e alle cose che si possono fare senza i numerosissimi "attrezzi" offerti dal progresso di oggi. Naturalmente c'è stata anche un'intenzione di scherzo nel mettere un'auto nel tempo di Socrate.

2. Credo che nel mondo in cui viviamo oggi sia abbastanza difficile che una persona possa fare a meno della macchina. Anche quando non ne possiede una, deve usare autobus, metropolitana, ecc. E questo si deve al nostro stile di vita: sempre dobbiamo fare tutto il più velocemente possibile. Camminare non basta, è necessario un mezzo di trasporto più rapido!

3. Ritengo che l'automobile sia piuttosto un male necessario, come detto nella risposta precedente. Finché mezzi di trasporto che non inquinano la natura non siano economicamente viabili, saremo costretti a vivere questo paradosso di progresso e distruzione del pianeta.


Esercizio Lessicale

1. Da - A
2. di - d'
3. della
4. a - di - all'
5. in - da
6. di
7. da
8. alle
9. per
10. per